Invasione di locuste in Africa orientaleInvasione di locuste in Africa orientale

L’invasione di locuste in Africa è la vera emergenza

28 Febbraio 2020

Per molti mesi l’anno scorso non ha piovuto, costringendo le popolazioni a piantare poche colture. Le famiglie in tutta l’Africa orientale hanno fatto il possibile per sopravvivere, nonostante la carenza di cibo e acqua. Poi, all’improvviso, le piogge sono arrivate tutte una volta, sotto forma di inondazioni che hanno spazzato via raccolti e case. Le comunità sono state sfollate. Col tempo, hanno iniziato a ricostruire e ripiantare il meglio che potevano.

Ora, queste stesse comunità affrontano una terza minaccia: le locuste del deserto.

È il più vecchio e pericoloso parassita migratore del mondo: la locusta del deserto è un insetto dalle dimensioni di una mano di un uomo adulto. Sono estremamente voraci: uno sciame delle dimensioni dell’Umbria può mangiare tanto cibo in un giorno quanto l’intera popolazione del Kenya. Le locuste mangiano tutto ciò che è “verde”: distruggono i raccolti e i pascoli che le famiglie hanno coltivato e piantato.

Le condizioni meteorologiche estreme nell’Oceano Indiano, causate dai cambiamenti climatici, hanno peggiorato la siccità e le inondazioni e creato le condizioni perfette per la riproduzione e la diffusione delle locuste, dallo Yemen all’Africa orientale. Secondo le ultime previsioni, l’infestazione di locuste nell’Africa orientale potrebbe spingere più di 13 milioni di persone in una crisi della fame e aumentare il rischio che un numero maggiore di bambini muoia per malnutrizione. Anche senza l’emergenza delle locuste, l’Africa orientale ha il più alto tasso di denutrizione, che colpisce il 30,8% della popolazione.

Learao Loroshi, una pastora che vive nel villaggio di Ndonyilengala nella Contea di Isiolo, in Kenya, descrive la situazione disperata della sua comunità:

“Le condizioni sono migliorate di poco dopo la siccità che ha colpito il nostro territorio lo scorso anno. Le piogge tra ottobre e gennaio ci hanno rassicurati di poter avere abbastanza da mangiare per i nostri animali… ma questo non ha fatto che permettere l’arrivo delle locuste. Sono arrivate e hanno ripulito tutto il pascolo.

I nostri terreni ora sono desertici, e i nostri animali moriranno. E moriremo anche noi. Le uova che le locuste hanno deposto porteranno a migliaia di nuovi insetti che ci colpiranno ancora di più, se non si farà nulla. E gli escrementi di questi insetti porteranno malattie”.

Per la Somalia e l’Etiopia, questo è il peggior focolaio di locuste in 25 anni, per il Kenya, il peggior focolaio in 75 anni. In questi tre Paesi, 10 milioni di persone già alle prese con una grave crisi alimentare ora affrontano la perdita di raccolti e pascoli. Se gli sciami continueranno a riprodursi e diffondersi, altri 3,24 milioni di persone già affamate in Uganda e nel Sudan del Sud saranno spinte ancora più a fondo in questa crisi.

“Prima delle locuste, le agenzie di aiuto stavano già lottando per soddisfare le esigenze della popolazione dopo la siccità e le inondazioni”, afferma Hajir Maalim, direttore regionale di Azione contro la Fame nel Corno e nell’Africa orientale. “I finanziamenti per la risposta umanitaria sono inadeguati. Mentre altri governi parlano della minaccia del cambiamento climatico, Paesi come l’Etiopia, la Somalia e il Sud Sudan stanno già sperimentando il suo impatto devastante su base giornaliera.”

PER L’AZIONE. CONTRO LA FAME.

 

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