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Gambia: i cambiamenti climatici aumentano la fame

22 Ottobre 2018

La produzione agricola di quest’anno è stata  del 35% inferiore alla media degli ultimi cinque anni a causa di siccità, inondazioni  e venti impetuosi che colpiscono il Paese. Tre bambini su quattro soffrono di anemia.

Abbiamo cominciato a lavorare nel Paese con un intervento integrato di nutrizione, salute, acqua e mezzi di sussistenza.

Il Gambia,  enclave di lingua inglese del Senegal, deve far fronte agli effetti del cambiamento climatico: inondazioni, siccità e tormente di vento colpiscono duramente la produzione agricola e il Paese adesso dipende, in gran parte, dell’importazione di alimenti.  Nel 2017, la produzione nazionale di cereali ammontava a circa a 126.000 tonnellate,  il 35% in meno rispetto alla media dei cinque anni precedenti. Questo deficit ha alzato i prezzi degli alimenti.

“L’agricoltura svolge un ruolo cruciale nell’economia del Gambia dal momento che  impiega circa il 75% della popolazione attiva e contribuisce al 17% del Prodotto Interno Lordo (PIL)”, dichiara Berna Koroglu, vicedirettrice di Azione contro la Fame in Gambia.

Fuggire, l’unica via di uscita per i giovani.

La popolazione giovane ed istruita ha visto nella migrazione verso altri Paesi la sua via di uscita: “il risultato è una mancanza di abilità e competenze necessarie per costruire istituzioni funzionanti. Il sistema sanitario è un esempio chiaro e subisce un deficit importante di risorse umane che servirebbero a offrire una copertura medica adeguata, specialmente nelle zone rurali”, aggiunge Korogolu. Gli indicatori sulla situazione nutrizionale evidenziano una situazione molto preoccupante, in particolare, per le donne incinte ed in fase di allattamento ed i bambini sotto i 5 anni. Le ultime valutazioni stimano che il 73% dei bambini sotto i 5 anni soffrono di qualche livello di anemia.

La nostra proposta: il progetto Konkobayo

Azione contro la Fame ha avviato  il Progetto Konkobayo (“Uscire dalla fame” nella lingua locale), col supporto degli sforzi nazionali per lottare contro la malnutrizione. Più di 1.000 famiglie trarranno vantaggio di questo progetto, finanziato dal Fondo di Sviluppo dell’Unione Europea, per aumentare la loro produzione di alimenti e migliorare le pratiche nutrizionali. 

Azione contro la Fame lavorerà per sviluppare capacità tecniche ed operative di soci locali (Walli & Sannu Development Agency e  Women Initiative Gambia) e contribuirà al dibattito tecnico a  livello nazionale con agenzie governative, Programma Alimentare Mondiale, UNICEF, FAO ed altre organizzazioni  operando nel Paese.

A partire da questo prima intervento, Azione contro la Fame avvierà altri progetti: di protezione sociale, acceso all’acqua e servizi igienici, riduzione del rischio di disastri naturali, accesso a mezzi di sussistenza e lavoro e il rafforzamento del sistema sanitario.

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