Sud Sudan: la situazione
In Sud Sudan, il rivitalizzato processo di pace ha offerto nuove opportunità. Tuttavia, persistono grandi sfide: anni di conflitto hanno lasciato oltre 7 milioni di persone bisognose di assistenza e protezione. Gli ostacoli burocratici e la violenza contro gli operatori umanitari limitano l’accesso e interrompono i programmi salvavita.
Il conflitto nel 2018 ha portato alla fame ancora più persone e i tassi di malnutrizione sono rimasti elevati. 2 milioni di persone sono state sfollate internamente e 2,2 milioni di persone sono diventate profughi. Il paese è caratterizzato da un’eccessiva violenza di genere, da opportunità economiche in calo e da centri sanitari in sovraccarico. Metà dei bambini non frequenta la scuola e due terzi della popolazione non ha accesso all’acqua potabile.
Sud Sudan: l’intervento di Azione contro la Fame
Nel 2018, abbiamo fornito servizi di Nutrizione e Salute a oltre 178.000 persone, incluso il trattamento di oltre 46.000 bambini sotto i cinque anni. Abbiamo insegnato alle madri a fare uno screening ai propri figli, a migliorare le pratiche di cura e alimentazione dei neonati e a prevenire la malnutrizione.
Il nostro programma cash-for-assets ha fornito assistenza a oltre 5.000 famiglie. Abbiamo migliorato l’accesso all’acqua e ai servizi igienico-sanitari per 110.854 persone e abbiamo riabilitato 115 punti d’acqua. Abbiamo inviato 6 volte le nostre squadre di emergenza multisettoriali in aree difficili da raggiungere, sottoponendo a screening 46.670 e trattando 3.250 bambini gravemente malnutriti. Abbiamo condotto dieci sondaggi per misurare la malnutrizione.
I risultati preliminari della ricerca insieme a protocolli di trattamento della malnutrizione acuta hanno fornito prove pratiche per sviluppare modi migliori per combattere la malnutrizione. In collaborazione con il World Food Program, abbiamo sperimentato un sistema digitale per gestire il trattamento della malnutrizione e la sensibilizzazione della comunità. Abbiamo condotto analisi di genere e controlli sulla sicurezza per tenere conto dell’impatto della violenza di genere sulla nutrizione e per migliorare l’erogazione del servizio.
