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Situazione critica in Bangladesh

6 Settembre 2017

Dal 25 agosto, a causa dell’escalation di violenza nello Stato di Rakhine, i movimenti sul confine e in Bangladesh sono aumentati su base giornaliera. Si stima che siano circa 40.000 i rifugiati in attesa di passare il confine, creando rifugi temporanei. La maggioranza di questa popolazione è estremamente vulnerabile e necessita di assistenza umanitaria.

“Se il flusso di persone non si ferma, purtroppo non c’è molto che possiamo fare. Stiamo potenziando la nostra risposta il più velocemente possibile, cercando di essere agili e flessibili per raggiungere le persone che attraversano il confine non appena arrivano. Ma 120.000 persone in soli 11 giorni sovraccaricano qualsiasi sistema!” ha dichiarato Nipin Gangadharan, Direttore Paese di Azione contro la Fame in Bangladesh.

Il 25 agosto, la situazione di estrema violenza in Myanmar ha costretto Azione contro la Fame a sospendere le sue attività nel Nord dello Stato di Rakhine, lasciando 9.000 bambini e 1.475 donne in gravidanza e in fase di allattamento senza alcun sostegno umanitario. Negli ultimi 11 giorni, circa 123.000 rifugiati hanno attraversato il confine con il Bangladesh, fuggendo dai combattimenti in Myanmar.

Azione contro la Fame ha visto un importante aumento dei rifugiati nella sua area operativa in Bangladesh, a Cox’s Bazar. La maggioranza dei nuovi arrivati ​​sono donne e bambini, e molti di loro sono traumatizzati, malnutriti e necessitano di un sostegno immediato. Azione contro la Fame anticipa, pianifica e fornisce servizi essenziali e salvavita a circa 120.000 rifugiati. Questo in aggiunta ai vari servizi offerti ai 167.000 rifugiati che sono arrivati in Bangladesh con flussi migratori precedenti e alle comunità ospitanti.

Ogni ora che passa, l’accesso limitato al confine per effettuare le procedure di screening mette sempre più a rischio i bambini vulnerabili e le madri intrappolate nella terra di nessuno. C’è l’immediata necessità di fermare le violenze nello Stato di Rakhine, secondo quanto riferito da entrambi i lati, per limitare eventuali ulteriori spostamenti. Le attuali stime suggeriscono che negli ultimi 11 giorni è arrivato lo stesso numero di persone  arrivate in 10 mesi, dall’ultima crisi di ottobre 2016.

Questo afflusso senza precedenti di rifugiati pone la regione di Cox’s Bazar in una situazione emergenziale critica, mentre il Paese si sta ancora riprendendo dalle conseguenze delle recenti catastrofi naturali. Ci sono forti pressioni sull’accesso umanitario in Bangladesh, che riteniamo abbia principalmente a che fare con la velocità con cui questa crisi è cresciuta e la preparazione del sistema umanitario.

Ad oggi, stiamo rafforzando la nostra capacità di rispondere e siamo pronti a inviare nuove risorse per migliorare le condizioni di sopravvivenza.

È necessario sfruttare immediatamente risorse aggiuntive per mantenere lo sforzo e per espandere ulteriormente i servizi. Chiediamo un ulteriore finanziamento per soddisfare la prestazione immediata di servizi basilari a tutte le persone vulnerabili.

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