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Etiopia: la storia di Ayalnesh e suo figlio Daniel

14 Giugno 2017

Dal 2016, l’Etiopia è stata devastata dalla siccità peggiore che ha colpito il Paese in decenni, a causa di El Niño. Per via dei raccolti distrutti, del bestiame morto e del difficile accesso all’acqua, la situazione alimentare della popolazione è degradata. Le autorità stimano che nel 2017 siano circa 2.7 milioni le persone malnutrite e si temono oltre 300.000 casi di malnutrizione acuta grave. Molto vulnerabili, i bambini sono le prime vittime della fame e hanno bisogno di essere curati rapidamente, quando compaiono i primi sintomi di malnutrizione.

Il figlio di Ayalnesh, 8 mesi, era affetto da diarrea e apatia. Allarmata, sua madre lo ha portato al centro di salute e nutrizione di Newark, gestito da Azione contro la Fame, nella regione di Amhara. Finanziato da ECHO, il centro accoglie i bambini affetti da malnutrizione e complicazioni mediche che hanno urgente bisogno di cure.

Madre di cinque figli, Ayalnesh è una contadina della regione di Amhara. Quando la salute di suo figlio Daniel ha cominciato a deteriorarsi, Ayalnesh ha avuto il buon senso di portarlo al centro sanitario più vicino. “Daniel ha sempre sofferto di diarrea, ma gli episodi erano diventati sempre più frequenti. Era molto debole e non poteva più mangiare. Ho iniziato a preoccuparmi molto quando ha smesso di giocare con i fratelli e le sorelle, così l’ho portato al centro sanitario”.

Di proprietà del governo e sostenuto da Azione contro la fame, il centro sanitario è utilizzato per fare diagnosi mediche in modo rapido e orientare i pazienti alla presa in cura mobile nei casi più lievi, o a un centro medico nei casi più gravi. L’operatore sanitario locale le ha detto che il suo bambino era disidratato e soffriva di malnutrizione. “Mi è stato raccomandato di portare Daniel al centro sanitario nel più breve tempo possibile. Lì, gli operatori hanno immediatamente deciso di ammettere Daniel e mi hanno chiesto di stare con lui. “

Ayalnesh era molto preoccupata: ogni giorno passato al centro sanitario sarebbe stato un giorno di lavoro perso. ” La nostra situazione è difficile. Mio figlio maggiore, di 12 anni, lavora per un altro agricoltore per portare a casa i soldi. Lottiamo per sfamare tutta la famiglia ed ero preoccupata per gli altri miei figli. “

SOSTEGNO COMPLETO

La giovane donna è stata rassicurata quando gli operatori sanitari le hanno spiegato che il suo soggiorno sarebbe stato sostenuto da Azione contro la Fame. “Ho ricevuto cibo ogni giorno e sono stata ospitata per diverse settimane. Stavo con Daniel mentre mio marito e i miei parenti si prendevano cura dei miei altri figli. Mio figlio sarebbe potuto morire se avessi dato retta alle mie altre preoccupazioni e fossi tornata a casa. Ora incoraggio i miei vicini ad andare al centro sanitario, se vengno colpiti dalla stessa malattia, e soprattutto di non preoccuparsi per vitto e alloggio.”

Azione contro la Fame è presente in Etiopia dal 1985. I nostri team supportano la popolazione vulnerabile in sei distretti della regione di Amhara, attraverso programmi comunitari di cura della malnutrizione e di potenziamento di mezzi di sussistenza e resilienza nel lungo termine.

In collaborazione con le autorità, lavoriamo per migliorare l’accesso all’acqua e le infrastrutture igienico-sanitarie, con la ristrutturazione delle infrastrutture della comunità, promuoviamo le pratiche igienico-sanitarie e la corretta gestione delle fonti d’acqua. Distribuiamo anche semi e foraggi d’emergenza e formiamo la popolazione sulle migliori pratiche agricole.

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