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In cerca di rifugio dalla carestia

12 Maggio 2017

Meno di un anno fa, non c’era molto da vedere sul terreno scarsamente popolato che circonda la città di Yumbe, in Uganda. Oggi, su quella stessa piana si trova il campo profughi più grande al mondo. L’insediamento di Bidi Bidi, che si trova a circa 30 Km a Sud del confine tra Sud Sudan e Uganda, offre riparo a più di 270.000 persone che sono fuggite dal conflitto e dalla carestia in Sud Sudan.

Lo scorso luglio, una nuova ondata di violenze è scoppiata intorno alla capitale del Sud Sudan, Juba, costringendo più di 800.000 rifugiati a cercare sicurezza attraverso il confine, in Uganda. La carestia è stata dichiarata ufficialmente in alcune parti del Sud Sudan nel febbraio 2017, spingendo sempre più persone ad abbandonare le proprie case in cerca di rifugio. A queste famiglie, che arrivano in Uganda spesso a piedi, traumatizzate, e in disperato bisogno di assistenza umanitaria, il governo ugandese ha garantito una delle politiche di accoglienza più aperte e generose al mondo: i rifugiati ricevono un piccolo appezzamento di terreno, razioni di cibo, assistenza sanitaria, istruzione e, una volta che avranno la documentazione necessaria, potranno ottenere un lavoro o avviare un’impresa.

La Banca Mondiale l’ha definita una delle politiche dirette ai rifugiati “più progressista” in tutto il mondo, ma questo sistema si sta sforzando oltre la sua capacità. Le risorse infrastrutturali e locali dell’Uganda sono sopraffatte dal massiccio afflusso di profughi e le esigenze delle comunità locali ospitanti. Nel mese di giugno, l’Uganda ospiterà un vertice mondiale per sollecitare il mondo a fornire aiuti e a raccogliere la sfida di prendersi cura dei bisogni dei rifugiati del Sud Sudan.

Nell’insediamento di Bidi Bidi, dove più dell’80% dei rifugiati sono donne e bambini, Azione contro la Fame sta lavorando per soddisfare le esigenze di sopravvivenza più urgenti dei nuovi arrivati. Le nostre priorità sono salvare la vita dei bambini gravemente malnutriti, fornire servizi sanitari di emergenza per le donne incinte e le neomamme, migliorare la nutrizione e la distribuzione di acqua sicura e pulita per prevenire la diffusione di malattie. In tutta l’Uganda, stiamo fornendo assistenza umanitaria a più di 100.000 rifugiati e ci proponiamo di fare di più.

Siamo lì per le madri come Florence Awate, che ha assistito a violenze orribili e ha viaggiato a piedi per giorni attraverso le zone di guerra in Sud Sudan per cercare sicurezza in Uganda con il suo bambino, Innocent. Innocent si è ammalato gravemente di malnutrizione lungo il cammino e Florence lo ha portato al centro sanitario di Azione contro la Fame a Bidi Bidi  per ricevere un trattamento salvavita.

Guarda la storia di Florence, Innocent e Dorothy Namaenja, referente del programma di Nutrizione presso il campo di Bidibidi in Uganda.

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